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Giustizia per Alika Ogorchukwu

Aggredito e ucciso a bastonate a Civitanova Marche

Primo pomeriggio di ieri, pieno centro, corso Umberto I.
 
Un 39 enne nigeriano, Alika Ogorchukwu, residente a San Severino Marche, è a Civitanova come quasi sempre. Fa l’ambulante . Ha problemi a camminare e usa una stampella per sorreggersi. Il “regalo” di un ubriaco che, qualche anno fa, lo aveva investito.
 
Passa una coppia. Alika fa un apprezzamento rivolto alla donna. Probabilmente neanche è un apprezzamento, perché le frase pare essere stata: “Bella, mi compri qualcosa o mi dai un euro?”. “Bella” è per Alika (e non solo lui) un intercalare, come “capo”. Fermo restando che, la parola “bella”, non solo è lecita ma è pure un complimento garbato.
 
Il compagno della donna, un 32enne nato a Salerno e residente a Civitanova, non accetta però una simile “onta” e aggredisce brutalmente Alika. L’uomo (?) Si chiama Filippo Claudio Ferlazzo.
È una vera e propria mattanza. Alika viene massacrato e ucciso a bastonate, usando la sua stampella.
 
Le immagini delle telecamere di sorveglianza sono chiare.
 
Alla mattanza assistono molte persone.
Qualcuno cerca di intervenire e chiama i soccorsi, altri riprendono l’omicidio per poi pubblicarlo sui social.
Nel frattempo il subumano ha ammazzato una persona perché “rea” di avere fatto apprezzamenti alla “sua” compagna. 
E siamo nel 2022.
 
Sperando che a questo assassino – laddove la ricostruzione fosse confermata – venga dato l’ergastolo, il degrado più assoluto della razza umana prosegue inesorabile.
 
La corsa verso l’abisso etico e morale è ormai inarrestabile.